ARTE COME ...TERAPIA!

L'associazione promuove e sostiene l'art therapy, tecnica affiancabile alla psicoterapia che attraverso la creazione artistica permette di esprimere se stessi e l'eventuale disagio che si prova. La sofferenza può essere esternata grazie all'esperienza non verbale. I soci possono interfacciarsi con un' arteterapista che ha il compito di aiutare a vedere le dinamiche di se stessi che altrimenti non potrebbero essere comprese. 
Questi professionisti possono aiutare ad elaborare le EMOZIONI e sono in grado di accompagnare la persona attraverso il processo creativo di espressione creativa. 

PER CHI?

Rivolta a bambini con difficoltà relazionali e nell'espressione e nella regolazione delle emozioni; con disturbi dell'apprendimento e difficoltà scolastiche; che presentino disarmonie dello sviluppo; che si trovino a vivere momenti conflittuali (trasferimento, nascita di un fratellino o di una sorellina, separazione dei genitori, lutto); per i quali sia preferibile il rapporto individuale e a lungo termine. A differenza degli altri percorsi infatti la durata non è stabilita a priori ma viene determinata in base al tipo di percorso, alle caratteristiche del bambino partecipante e agli obiettivi discussi e concordati con i genitori. Questi ultimi vengono ingaggiati sia all'inizio del percorso, per la condivisione della storia del bambino e delle motivazioni legate all'inizio del percorso, che in itinere per momenti di restituzione. Anche in questo caso è preferibile che i lavori rimangano nello spazio in cui si svolge l'attività per tutta la durata del percorso. Gli obiettivi del percorso individuale riguardano anzitutto il rinforzo della propria “base sicura”, intesa come fiducia nelle proprie capacità e possibilità e resa possibile dall'essere accolti, compresi e ascoltati. Altri importanti obiettivi riguardano la possibilità di promuovere l'autoregolazione, di utilizzare il canale artistico come mezzo per facilitare la comunicazione di sé, dei propri bisogni e delle proprie emozioni e di incrementare l'autostima attraverso la creazione di elaborati originali.

Le prime forme di arte terapia nascono nel 1942 all'interno dei manicomi. L'art Teraphy venne considerata una possibile soluzione di sollievo a coloro che si trovavano in condizioni di sofferenza psichica. Su pazienti affetti da forti stati depressivi venne addirittura proposto come metodo proprio quello di una scuola dell'arte. Nel tempo l’arte terapia si è evoluta permettendo alla persona di  esprimere non solo la patologia, ma anche la propria esperienza di vita. Attraverso l’arte l'individuo diventa consapevole della sua problematica all’ interno del proprio contesto di vita e allo stesso tempo diventa conscio del proprio potenziale  e delle sue risorse .

Per arrivare a comprendere pienamente l’art therapy bisogna prima di tutto conoscere e capire le emozioni. Dal latino “movere”, sono da sempre il motore delle nostre azioni: ci rivelano i nostri bisogni, ci motivano ad agire e a prendere iniziativa. Spesso però le nostre emozioni non vengono vissute nella maniera corretta. Rabbia repressa o non manifestata, lutti irrisolti, possono  portare alla creazione di blocchi o ferite che nel tempo  potrebbero sfociare in malattie psichiche o psicosomatiche.  
Nessuno ci ha insegnato a convogliare, gestire al meglio o essere consapevoli delle nostre emozioni, nessuno ci ha dato un libretto delle istruzioni. Dentro di noi vive un bambino ferito che attua meccanismi di difesa  coatti e inconsapevoli,  dannosi per se stesso. 
L’opera artistica, può venirci in aiuto, perché costituisce un mezzo efficace di regolazione dell’attività emozionale. Nel processo creativo, si impara ad essere più vivi e presenti, a comunicare con se stessi e con gli altri, rompere i soliti schemi, abbandonare il conosciuto e scoprire nuove prospettive.
L’attività artistica offre la possibilità di uno sviluppo più ampio della personalità e si realizza attivando risorse ed energie precedentemente bloccate. Emozioni e sensazioni sono gli strumenti per procedere verso il benessere e mantenerci in salute e gli indicatori che segnalano la strada da prendere, le scelte da fare.
Il processo creativo inizia con il lasciarsi andare così come si è: si esprimono idee, impulsi, impressioni, desideri, emozioni liberandole attraverso il mezzo artistico qualunque esso sia. L’arte espressa non viene giudicata in quanto tale, perché la finalità non è l’estetica.
Si dà espressione e voce alla propria individualità e unicità  in un territorio neutro dove non si corre il rischio di essere criticati.  L’artista, svelandosi, mettendo a nudo liberamente,  le proprie ansie, fobie, paure, tutto il suo mondo interiore ne diventa  maggiormente consapevole ponendosi degli obiettivi per il raggiungimento del suo benessere..

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L’arte adempie per il bambino disturbato la stessa funzione che ha per tutti gli uomini, creare una zona di vita simbolica che permette la sperimentazione di idee e sentimenti, portare alla luce le complessità e le contraddizioni della vita, dimostrare la capacità dell’uomo di trascendere il conflitto e di creare ordine nel caos, e infine di dare piacere.”

                                                                           Edith Kramer (“Arte come terapia dell’infanzia”, New York 1971, Firenze 1977