Rivolta a bambini con difficoltà relazionali e nell'espressione e nella regolazione delle emozioni; con disturbi dell'apprendimento e difficoltà scolastiche; che presentino disarmonie dello sviluppo; che si trovino a vivere momenti conflittuali (trasferimento, nascita di un fratellino o di una sorellina, separazione dei genitori, lutto); per i quali sia preferibile il rapporto individuale e a lungo termine. A differenza degli altri percorsi infatti la durata non è stabilita a priori ma viene determinata in base al tipo di percorso, alle caratteristiche del bambino partecipante e agli obiettivi discussi e concordati con i genitori. Questi ultimi vengono ingaggiati sia all'inizio del percorso, per la condivisione della storia del bambino e delle motivazioni legate all'inizio del percorso, che in itinere per momenti di restituzione. Anche in questo caso è preferibile che i lavori rimangano nello spazio in cui si svolge l'attività per tutta la durata del percorso. Gli obiettivi del percorso individuale riguardano anzitutto il rinforzo della propria “base sicura”, intesa come fiducia nelle proprie capacità e possibilità e resa possibile dall'essere accolti, compresi e ascoltati. Altri importanti obiettivi riguardano la possibilità di promuovere l'autoregolazione, di utilizzare il canale artistico come mezzo per facilitare la comunicazione di sé, dei propri bisogni e delle proprie emozioni e di incrementare l'autostima attraverso la creazione di elaborati originali.
Le prime forme di arte terapia nascono nel 1942 all'interno dei manicomi. L'art Teraphy venne considerata una possibile soluzione di sollievo a coloro che si trovavano in condizioni di sofferenza psichica. Su pazienti affetti da forti stati depressivi venne addirittura proposto come metodo proprio quello di una scuola dell'arte. Nel tempo l’arte terapia si è evoluta permettendo alla persona di esprimere non solo la patologia, ma anche la propria esperienza di vita. Attraverso l’arte l'individuo diventa consapevole della sua problematica all’ interno del proprio contesto di vita e allo stesso tempo diventa conscio del proprio potenziale e delle sue risorse .
Edith Kramer (“Arte come terapia dell’infanzia”, New York 1971, Firenze 1977